Gesù, lo sconosciuto più noto della storia

Nell'ottobre 2002 fu portata alla luce una cassetta di ossa, un "ossario" con l'iscrizione "Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù". In alcuni giornali si lesse che quella era la prima prova della sicura esistenza di Gesù. Ma i Vangeli e le Lettere del Nuovo Testamento non sono fonti storiche? Si squalificano sul piano scientifico quegli studiosi che negano validità storica ai Vangeli e agli altri scritti del Nuovo Testamento, perchè gli evangelisti, pur non scrivendo un libro di storia, volevano essere misurati secondo i criteri degli storici dell'antichità e sapevano che i loro lettori questo si aspettavano. A tal proposito, Luca è molto chiaro. Nel prologo del suo Vangelo infatti scrive:
"1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto".
Più chiaro di cosi!
Quindi, soltanto chi vuol togliere valore storico al Nuovo Testamento può giungere a ritenere che l'ossario di Giacomo sia la prima prova sicura dell'esistenza di Gesù.
Non si possono neanche ignorare o sminuire autori dell'antica Roma, come lo storico Tacito, per non parlare di Svetonio o Plinio il giovane, nonchè lo storico ebreo Giuseppe Flavio, che hanno accennato a questo personaggio della storia di nome Gesù.
Ci sono anche reperti archeologi che confermano l'esistenza di Gesù. Ad esempio, nel sottosuolo della cosiddetta tomba di Davide, sulla collina di Sion, si è trovata una nicchia rivolta in direzione del Golgota e contenente rotoli delle Sacre Scritture, nonchè invocazioni a Gesù e formule cristiane di preghiera. Questa tomba era stata una sinagoga giudeo - cristiana attiva verso la fine degli anni Settanta del I secolo.
Un altro elemento che conferma la storicità dei Vangeli e di Gesù è dato dal ritrovamento delle ossa di Alessandro, figlio di Simone di Cirene, quel Simone cioè, che portò il legno trasversale della croce di Gesù (vedere Mc 15,21). Un altro importante ritrovamento archeologico che si riferisce a Gesù è la casa di Pietro che è stata ritrovata a Cafarnao. Questa casa non esisterebbe, con gli adattamenti per renderla luogo di riunione per la comunità giudeo-cristiana, se non fosse stata la casa del primo degli apostoli di Gesù, e se non fosse risaputo che Gesù stesso lì vi aveva soggiornato.
A conti fatti, su Gesù abbiamo testimonianze di gran lunga superiori a quelle di altri personaggi della Storia, considerato il fatto che, per chi non era suo seguace, egli era un perfetto sconosciuto.

L'immagine è quella della casa di Pietro a Cafarnao

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