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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Essere ospitali

Inizio a pubblicare alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi. Questa volta vi propongo il video di Oeda, Sara e Valentina della 3^E . Buona visione!!! Essere ospitali from profrel on Vimeo . PS: l'ho fatto diventare un cartone animato utilizzando il plugin msu_cartoonizer applicato a VirtualDub. Se volete saperne di più su come trasformare i vostri video in cartoni animati cliccate qui .

Tra le stelle

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Giorni fa Benedetto XVI si è collegato con la Stazione spaziale internazionale, non per fare un discorso, ma per rivolgere domande e scambiare impressioni con i dodici astronauti, in orbita lassù, a 400 chilometri dalla Terra. Vi riporto alcuni passi dell'editoriale di Marina Corradi pubblicato su  Avvenire  del 22 maggio. Può succedere, a bordo di una stazione spaziale orbitante sulla Terra, di guardare l’Universo, e pregare? Lo ha domandato Benedetto XVI agli astronauti della Iss, la Stazione spaziale internazionale raggiunta ora dallo shuttle Endeavour. E da lassù l’astronauta Roberto Vittori ha risposto che sì, dopo una giornata di ricerca accade, di guardar giù, verso la Terra: «Un pianeta blu, e bellissimo». Quella bellezza, ha detto Vittori, «prende il cuore, e guardandola viene spontaneo pregare». (...) Guardare la bellezza del creato e essere spinti a cercarne il creatore, è cosa antica; accadeva alle tribù primitive, sotto le stelle; accadeva agli antichi Greci, che

Le parabole a cartoni animati

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Penso di far cosa gradita agli alunni di prima, che hanno terminato il loro lavoro sulle parabole, proponendo alcune parabole a cartoni animati. Buona visione!!! La pecorella smarrita Il seminatore La casa costruita sulla roccia La parabola del padre misericordioso La parabola della vigna

Qui nasce un uomo

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" Quando in un branco un compagno dà una zampata, l’immediato istinto dell’animale è la ritorsione. La prima volta che un animale trattiene la zampata, avverte l’orrore del sangue e non reagisce alla violenza: qui è nato un uomo ". don Mi­chele Do (1918-2005)

Troppo rumore? Impari meno!

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Quante volte vi ho detto che nelle classi dove c'è confusione si impara di meno? Quello che il buon senso e l'esperienza mi suggerivano, trova riscontro in uno studio che sarà presentato (non so se lo è già stato, visto che la notizia l'ho letta su Popotus del 12 maggio) al convegno annuale degli specialisti dell'orecchio d'America. Il rumore, secondo questa ricerca, riduce la capacità di apprendimento. Lo studio ha messo a confronto due gruppi di scolari di otto anni: i bambini dovevano rispondere ad una serie di domande dopo aver ascolato la lettura di un brano con un disturbo di sottofondo. Lo stesso esperimento è stato condotto con gli adulti. Sapete qual è stato il risultato? Il rumore di fondo aveva ostacolato la comprensione del racconto. Soprattutto i bambini avevano faticato più degli altri a ricordare la storia. Meditate ragazzi, meditate!!!

Se ami Dio ...

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Chi desidera amare veramente non può rinunciare a ciò che ci rende umani. Ogni volta che maltrattiamo l'altro, che preferiamo l'imbroglio all'onestà, che viviamo nel disimpegno e nell'indifferenza, perdiamo sempre un po' di più la nostra umanità. Nelle parole di Giovanni Paolo II scopriamo che il vero amore, quello che ci fa essere pienamente umani, è legato all'amore verso Dio e verso il prossimo. Se ami Dio non puoi vivere in modo dis-umano. Dio non ti chiede di estraniarti dalla vita, ma di viverla con responsabilità, prendendo sul serio l'impegno di contribuire a costruire un mondo più giusto e più in pace.

Cosa sono le parabole

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Un video che aiuterà i miei alunni di prima ad approfondire cosa sono le parabole.

Benedetto XVI sulla preghiera

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« L’uomo di tutti i tempi prega perché non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua vita, che rimane oscuro e sconfortante se non viene messo in rapporto col mistero di Dio e del suo disegno sul mondo » « Generazioni di uomini prima di Cristo dimostrano che senza preghiera la vita diventa priva di senso. In ogni preghiera, infatti, si esprime sempre la verità della creatura umana, che da una parte sperimenta la sua debolezza, dall’altra è dotata di una straordinaria dignità perché, preparandosi ad accogliere la Rivelazione divina, si scopre capace di entrare in comunione con Dio »

Il necessario dei poveri e il superfluo dei ricchi

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" Rendiamo necessarie mille cose superflue: esse generano un’infinità di miserie, una perdita di tempo e una vita difficile e tesa… Il superfluo dei ricchi dovrebbe servire al necessario dei poveri e, invece, il necessario dei poveri serve al superfluo dei ricchi ". Jean Domat, giureconsulto francese del Seicento

Scontenti e contenti

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Un pensiero a chi non è mai contento di sé e della vita, ma anche a chi, ingenuamente (vi ricordate il post sull'ingenuità?), si fa grande della propria superficialità e vacuità interiore. " Essere troppo scontenti di se stessi è debolezza. Essere troppo contenti di sé è stupidità ". Madeleine de Souvré marchesa di Sablé (1599-1678)

Il cuore della fede cristiana

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" Paradosso, certo, la risurrezione. Ma, proprio per questo, può essere narrato in modo credibile solo da altri paradossi, da quell’amore folle che arriva ad abbracciare perfino il nemico. Il cuore della fede cristiana è esattamente questo: credere l’incredibile, amare chi non è amabile, sperare contro ogni speranza. Sì, fede, speranza e carità sono possibili in ogni condizione, anche la più sofferta, se si crede alla risurrezione ". ( Enzo Bianchi da La Stampa del 24 aprile 2011)

La madonna di Guadalupe

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Alcune sere fa, ho accolto l'invito rivolto da un sacerdote, amico di famiglia, di assistere nella sua parrocchia ad un video-documentario sulla Madonna di Guadalupe, per vivere al meglio questo mese mariano. Maria appare alle persone più umili e nei momenti di maggior bisogno, come nel Messico del 1531,ma soprattutto, come testimonia quell'apparizione, invita gli uomini a riscoprire la comune origine, pur nelle differenze legate alla cultura e alle tradizioni. L'immagine impressa, in modo ancora inspiegabile, nel mantello dell'indio a cui Maria apparve, è ricca infatti di simbologie che potevano essere ben comprese dalle popolazioni indie, ma anche dagli stessi spagnoli. E' come se Maria avesse usato registri linguistici diversi, come accadde a Pentecoste (ricordate il miracolo delle lingue?) per portare un messaggio di pace e speranza comprensibile a tutti. Siamo nel dicembre del 1531 in Messico. La Madonna appare a un umile indio, ma nessuno gli crede. Su richi

La testimonianza dei cristiani

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"(...) i credenti devono mostrare che la vita è più forte della morte, e devono farlo nel costruire comunità in cui il «noi» si fa carico di ciascuno e l’«io» rinuncia a prevaricare, nel perdonare senza chiedere il contraccambio, nella gioia profonda che permane anche nelle situazioni di sofferenza e di persecuzione, nella compassione per ogni creatura, soprattutto per gli ultimi e i sofferenti, nella giustizia che porta a operare la liberazione dalle situazioni di morte in cui giacciono tanti esseri umani, nell’accettare di spendere la propria vita per gli altri, nel dare la vita liberamente e per amore, fino a pregare per gli stessi assassini, come tanti testimoni hanno fatto, ancora ai nostri giorni ". ( Enzo Bianchi da La Stampa del 24 aprile 2011)

Sgranchire l'intelligenza

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Mafalda offre sempre degli spunti intelligenti. Meditate, ragazzi, meditate!!!

La fede cristiana e chi non crede in Dio

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" Quali elementi della fede cristiana possono interessare il non cristiano, chi non ha la fede in Dio e in Gesù Cristo? Il cristiano infatti crede che Gesù è stato risuscitato da Dio, ma perché? Perché Gesù era suo figlio, certo, ma più in profondità ancora perché Gesù ha saputo come uomo, in una condizione umanissima, vivere l’amore fino all’estremo, fino a «raccontare il Dio che è amore». Quell’amore vissuto concretamente e quotidianamente da Gesù con tutti quelli che incontrava – amici e nemici, giusti e peccatori, intelligenti e insipienti – quell’amore che è rimasto intatto anche nella sofferenza, nella persecuzione, nella prova, quell’amore che non si fermava davanti all’avversario e all’omicida, quell’amore non poteva andare perduto. Il duello, sempre presente nelle nostre vite, tra morte e amore, nella vita di Gesù è stato un duello in cui l’amore ha vinto la morte e il male. Per questo Gesù è risorto, perché neanche l’oceano del male e della morte può spegne

Uno scienziato, la fede e la scienza

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" Se non ci fosse pericolo di essere fraintesi, verrebbe da dire che il cristianesimo è esattamente scientifico; ma la verità è un'altra, è che la scienza per natura sua è cristiana: cioè ricerca della verità, cioè attenta indagine su quella che è la volontà di Dio che si esprime nell’ordine naturale (scienza) e nell’ordine soprannaturale (fede e teologia). Quindi è inconcepibile e assurdo qualsiasi ipotetico contrasto fra fede e scienza, fra vero progresso scientifico e teologia e morale ". ( Enrico Medi , scienziato, credente)

Un omaggio a Giovanni Paolo II

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Per ricordare il grande Giovanni Paolo II, diventato beato il primo maggio, vi lascio una canzone, scritta da Roberto Bignoli, cantautore di musica cristiana. Il titolo "Non temere" ricorda l'espressione che più volte, con dolcezza e vigore, questo grande uomo ha rivolto agli uomini e alle donne del nostro tempo. Egli ci ha esortato a confidare in Dio, ad affidarci alla sua misericordia, a non aver paura, perchè Gesù non toglie nulla alla nostra vita, come potete cogliere da queste immagini che sono state trattedal libro " La vita di Giovanni Paolo II a fumetti ", Edizioni Piemme.

Quando a vincere è la solidarietà

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D ell’'invasione' di Lampedu­sa non c’è più traccia. La col­lina è stata ripulita, per le stra­de nessun bivacco. I migranti ci sono, continuano ad arrivare, ma si trova­no nel centro d’accoglienza ormai de­congestionato. Tutti tranne uno. O­mar, 19 anni appena fatti, ha trovato casa sull’isola. Non avrebbe potuto sopportare la vita al centro, né il rim­patrio, né il trasferimento in altri campi italiani. La sua fragilità psico­fisica implorava accoglienza e Lam­pedusa ha risposto. Una famiglia di volontari della parrocchia di San Ger­lando, impegnata per settimane nel­l’assistenza ai tunisini, nel distribui­re cibo, bevande, coperte, ha fatto di più, molto di più. «...Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fra­telli l’avete fatto a me». E loro non hanno avuto esitazione. Hanno raccolto questo ragazzo solo e terroriz­zato dal mondo e lo hanno portato nella lo­ro casa, per curarlo. Raimondo Sferlazzo, la moglie Renata, i figli E­manuele

Attività di ripasso sui simboli e le caratteristiche delle religioni monoteiste

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Come promesso, inserisco nel blog un'attività di ripasso sulle religioni monoteiste. Cliccate sull'immagine.