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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Essere generativi

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Mi è capitato di dirvi che si è genitori non solo per il fatto di aver messo al mondo dei figli. Un genitore deve fare molto di più: deve accompagnare il proprio figlio alla vita, lo deve educare, lo deve anche lasciare andare quando è il momento. Perché la vita va affrontata, le responsabilità vanno prese e sono personali (del mio comportamento, insomma, ne rispondo io). C'è anche un modo di essere genitori che va oltre il generare biologico. Vi riporto alcuni passi di un articolo, molto bello, che ho letto su Avvenire dell' 11 marzo, scritto da Mauro Magatti e Chiara Giaccardi : «In realtà, generare è sempre molto di più di un atto biologico: è simbolico, politico, antropologico. È, cioè, farsi tramite perché qualcosa che vale, grazie a noi (alla nostra disponibilità prima che alla nostra volontà), possa esistere. In questo senso, mettere al mondo include ogni atto di filiazione simbolica. (...) Poste così le cose, non è difficile scorgere attorno a noi i tanti modi

Fai il bravo e ci guadagnerai in salute

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Leggete cosa ho trovato in Popotus del 18 marzo 2014 «Essere coscienziosi aiuta a vivere in salute. Lo dimostrano le 1.037 persone prese in esame da uno studio della Duke University, negli Stati Uniti, e seguite dalla nascita ai 38 anni. Quelli descritti da parenti e amici come assennati e coscienziosi, ligi al dovere, difficilmente si sono abbandonati a stili di vita scorretti, abusando dell’alcol». Meditate, ragazzi, meditate!!! Cosi...? ... o così?

Il digiuno nell'era del web

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Siamo in Quaresima. Vi propongo una riflessione tratta da Popotus del 6 marzo. Mangiare con moderazione, scegliere cibi semplici, rinunciare alla carne nei venerdì di Quaresima, dimenticare i piatti molto costosi, preparati con materie ricercate, utilizzate per cucinare quelli che un tempo si chiamavano «cibi da ricchi». Erano le indicazioni che la Chiesa forniva all’inizio del tempo quaresimale e che, in larga parte, sono tuttora scelte di saggezza e consigli per rimanere in buona salute. Oggi però, soprattutto per noi che viviamo nella parte ricca del mondo, il cibo ha perso gran parte del suo valore simbolico. Quello cioè a cui le nonne facevano riferimento raccomandando ai nipotini: «In Quaresima bisogna fare almeno un fioretto al giorno. Via cioccolatini, caramelle e lecca lecca». Indicazioni sempre valide, naturalmente, insieme però ad altre forme di digiuno che oggi, per tanti ragazzi ma anche per non pochi adulti, costano ben di più. Diciamo la verità. È più facile dire no

La felicità nelle religioni

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Tutti gli uomini, appartenenti a una religione o a un'altra, inseguono la felicità. Il pensiero occidentale però differisce dagli altri: è fondato su una forte tendenza al razionalismo e sulla convinzione che tutto si possa spiegare nel contesto di una singola vita. Nelle religioni orientali è ben diverso. BUDDHISMO Ciò che incatena l'individuo all'esistenza, alle rinascite, è il desiderio: i desideri della mente servono l'IO, che in verità si rivela una casa vuota, un'illusione. Colmando i desideri dell'IO l'individuo si illude e crea sofferenza. Rinunciare ai desideri è avviarsi alla condizione suprema della felicità, cioè il Nirvana, in cui l'uomo è felice pur non desiderando. Identificando i fattori che conducono alla felicità e quelli che inducono alla sofferenza si arriva al proprio equilibrio e alla felicità personale che poi si traduce nella volontà di andare incontro agli altri. INDUISMO La visione dell'Induismo si puù riassumere

Dalla torre di Babele tante lingue per crescere

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Quando si sente parlare della torre di Babele si pensa subito a «confusione» e «disorganizzazione», ma forse questo è un modo riduttivo di leggere i fatti riguardo a questa grande impresa. Il racconto si trova nei primi nove versi dell’undicesimo capitolo del libro della Genesi: tutti gli uomini parlavano una solo lingua e si misero in testa di costruire una città e una torre che arrivasse al cielo. Il Signore allora scese e vide in cosa si stavano impegnando gli uomini, decidendo di farli parlare diverse lingue in modo che, non capendosi più l’un l’altro, essi si disperdessero su tutta la Terra. L’interpretazione classica di questo racconto mette al centro la superbia degli uomini, che con quella torre vogliono quasi sfidare Dio e per ciò vengono puniti. In questo modo l’esistenza di numerose lingue, tutte diverse, viene interpretata come una punizione divina. Per alcuni studiosi, però, la dispersione nel mondo degli uomini può essere visto come un fatto positivo, che ha permesso

Occhi negli occhi. Una riflessione sulla parità uomo/donna.

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La parità tra uomo e donna è ancora lontana da venire. Eppure è scritta nel "dna" dell'umano. Vi propongo alcuni passi dell'articolo di Luigino Bruni , pubblicato su Avvenire del 2 marzo, che ci offrono una lettura del brano di Genesi, quello della creazione dell'uomo e della donna, che ben si adatta alla giornata di oggi. «Non è bene che l’Adam sia solo». La creazione si completa quando quella «cosa molto bella e molto buona», l’Adam, si svela realtà plurale, diventa persona. È appassionante e ricchissimo il ritmo che nel secondo capitolo della Genesi va dall’Adam (l’essere umano) all’uomo e alla donna. Dapprima l’Adam è posto nel giardino dell’Eden, lo accudisce e lo coltiva: quindi lavora. Due alberi hanno un nome: «l’albero della vita» e «l’albero della conoscenza del bene e del male». I frutti dell’albero della vita e degli altri alberi possono essere mangiati dall’Adam, non quelli del secondo albero. E a questo punto Elohim esclama: «Non è bene che l’A

Creare animazioni con Domo Animate: il racconto della Pentecoste

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In vista del lavoro che vi è stato assegnato, vi propongo uno strumento per creare un'animazione: si tratta di Domo Animate . Una volta iscritti al servizio, potete costruire le vostre scenette. Penso che non troverete difficoltà a diventare creatori di storie animate, ma nel caso abbiate dei dubbi vi lascio il link ad un tutorial in inglese. Cliccate qui . Ecco il video che ho creato per raccontare la Pentecoste. Cliccate sull'immagine.