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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Cos'è il dialogo? Una testimonianza

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« Insegnare a imparare. L’opposto delle conversazioni ordinarie che dividono le persone: quelle nel giusto e quelle nell'errore. Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio, insegnare a imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro. A differenza dei seminari accademici, dei dibattiti pubblici o delle chiacchiere partigiane, nel dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori. Si tratta di una rivoluzione culturale rispetto al mondo in cui si invecchia e si muore prima ancora di crescere. È la vera rivoluzione culturale rispetto a quanto siamo abituati a fare ed è ciò che permette di ripensare la nostra epoca. L’acquisizione di questa cultura non permette ricette o facili scappatoie, esige e passa attraverso l’educazione che richiede investimenti a lungo termine. Noi dobbiamo concentraci sugli obiettivi a lungo termine. E questo è il pensiero di papa Francesco, il dialogo non è un caffè istantaneo, non dà effetti immediati, perché è pazienza, perseveranza, pr

Bebe Vio: la forza di non arrendersi

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Non si può non rimanere ammirati di fronte alla tenacia e alla gioia di vivere mostrata da questa ragazza a cui la vita ha chiesto tanto. Vi immaginate dover subire l'amputazione di avambracci e gambe da sotto le ginocchia? E nonostante questo non perdersi d'animo, ma accettare le sfide più improbabili tanto da vincere la medaglia d'oro alle olimpiadi? Eccovi la storia di Beatrice Vio, una che non si arrende.

Leggere crea indipendenza

Tanti buoni motivi per capire che leggere è necessario per crescere.

Motivi per amare la scuola

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La Scuola che vorrei non è certo la scuola che frequento. Si può sintetizzare così il sondaggio che ho proposto ai ragazzi in questi giorni: raccontare la scuola che vorrebbero. Molti sono stati gli alunni (sia delle medie che del liceo) a parlarmi di una scuola meno noiosa, dove ci si può muovere, scegliere le materie da frequentare, con più strumenti tecnologici e aule più grandi e con meno alunni. Qualcuno mi ha detto che la scuola non gli piace a prescindere. Il fatto stesso che esista la rende di per sé odiosa. Ho pensato allora che molti di loro mi vedono più come un'avversaria che una persona che si mette al loro fianco per aiutarli a maturare, a sviluppare la capacità di conoscere il mondo e loro stessi. Mentre scrivo mi viene da canticchiare "Ecco 13 buone ragioni per preferire una birra ad una come te...e un panino al salame". Beh, penso che i ragazzi sulla scuola  abbiamo più di tredici ragioni per preferirla ad altro. Ma non c'è possibilità di aiutare

L'IRC e la scuola che vorremmo

Affido la mia proposta didattica alle classi del Liceo Sportivo che ho incontrato, per la prima volta, la scorsa settimana, ad una mappa che sintetizza il percorso.  

Il Papa: uccidere in nome di Dio è satanico

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Alcuni giorni fa, durante l'omelia della celebrazione liturgica della mattina nella cappella di Casa Santa Marta, Papa Francesco, nel ricordare padre Jacques Hamel , il sacerdote ucciso in chiesa nel luglio di quest'anno da due fanatici, ha espresso un concetto molto chiaro: uccidere in nome di Dio è satanico. Vi riporto la trascrizione dell'omelia. [...] Gesù Cristo, il primo martire, il primo che dà la vita per noi, e da questo mistero di Cristo incomincia tutta, tutta la storia del martirio cristiano, dai primi secoli fino a oggi. I primi cristiani hanno fatto la confessione di Gesù Cristo pagando con la loro vita; ai primi cristiani era proposta l’apostasia, cioè: “Dite che il nostro dio è il vero, non il tuo [vostro]. Fate un sacrificio al nostro dio o ai nostri dei”, e quando non facevano questo, quando rifiutavano l’apostasia venivano uccisi. Questa storia si ripete fino a oggi e oggi nella Chiesa ci sono più martiri cristiani dei tempi primi. Oggi ci sono cristian

Dieci comandamenti per adolescenti

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Alcuni consigli "presi in prestito" da don Mazzi (tratti dal sito " ilmilano35.org ") che vi invito a leggere con attenzione e a far diventare vostri. 1. Cercatevi amici, coetanei, veri, impegnati, limpidi. Evitate i bulli, i doppiogiochisti, i cicciobelli, i violenti. 2. Difendetevi dalle infinite trappole nascoste nei computer, in facebook, nei telefonini. 3. Confidatevi tanto e bene con il papà. Non tenetevi segreti più pesanti di voi. (L’adolescenza è il tempo del padre). 4. Affrontate, prima dei 18 anni, una grande avventura. Solidale, faticosa, sofferta, tra i poveri del mondo (ognuno di voi è un piccolo Cristoforo Colombo). 5. Imparate a suonare uno strumento. C’è una chitarra nel vostro dna che aspetta di essere pizzicata. 6. Esercitate uno sport atletico che dia disciplina al vostro corpo e armonia al vostro spirito. 7. Nei tempi liberi frequentate attivamente una associazione di volontariato. 8. Date significato al vostro divertimento. Divertitevi

Un Dio diverso

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Gli eventi di questi giorni ci interpellano, le domande si rincorrono. Dio e la morte degli innocenti; cosa si può dire? "Dio non può essere usato come un capro espiatorio", è la raccomandazione del  vescovo di Rieti. E' molto facile infatti rivolgere lo sgomento e il dolore contro di Lui. Vi propongo l'ultima parte dell'editoriale di Avvenire del 28 agosto di Luigino Bruni per invitarvi a cogliere la profonda differenza tra il Dio di cui ci parla la Bibbia, cioè il Dio della Rivelazione, e l'idea di dio frutto invece delle nostre proiezioni. «Per credere in un Dio onnipotente e perfettissimo non c’era bisogno della rivelazione, bastava il naturale senso religioso o idolatrico. La Bibbia e poi l’incarnazione ci hanno rivelato un’altra idea di onnipotenza e di perfezione, ci hanno svelato un altro Dio, che si sorprende e si commuove nel vedere un figlio tornare a casa, che si sdegna per la nostra cattiveria imprevista, che rimane stupito per la fedelt