Chi siamo? Da dove veniamo?

Ne abbiamo parlato in questi giorni, riflettendo sulle tragedie alimentate dall'idea della razza pura o della superiorità di un'etnia sull'altra. Se veramente prendessimo consapevolezza che negli esseri umani sono di più gli elementi che li accomunano da quelli che li dividono, il nostro modo di porci di fronte alla "diversità" sarebbe senz'altro diverso.
Il messaggio biblico e cristiano ci invita a vedere in noi e negli altri l'immagine di Dio e a riconoscersi fratelli, in quanto figli di uno stesso Padre. E, in effetti, una sorta di fratellanza genetica ci può unire a popoli molto lontani e diversi da noi. E' quanto hanno potuto sperimentare alcune persone che si sono sottoposte ad una analisi del DNA per mappare il loro profilo genetico.



In conclusione, il nostro stesso DNA ci costringe a ritrovare le nostre radici dove meno ce lo aspettiamo, e ci ricorda che siamo più uniti di quanto pensiamo. Fratelli, direbbe Gesù.

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